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L'ipotesi
di cui vogliamo parlare intende comparare la gratificazione dovuta
ad ingestione di droghe con quella ricavata dall'eccessivo potere o
ricchezza. Una
ipotesi
soggetta a sicure critiche che certamente avrà molte difficoltà ad
essere riportata dai media per l'evidente imbarazzo che susciterebbe
il solo discuterne nelle alte sfere.
D'altra
parte dovrebbe
essere normale intuire che, l'eccessiva gratificazione sensoriale dovuta al potere,
fama o ricchezza, è in grado di indurre gli uomini ad un senso di "onnipotenza"
tale da far loro perdere il lume della ragione. Chi fa uso di
stupefacenti è soggetto ad eccessiva gratificazione sensoriale
fisica:
allo stesso modo, chi ottiene gratificazione mentale dal proprio
stato sociale, subisce spesso gli stessi aberranti e devastanti effetti.
La
storia è testimone di quanto il potere abbia indotto gli uomini a
comportarsi in modo sconsiderato. L'impulso naturale dell'uomo a prevaricare gli altri è
un istinto già difficile da controllare quando si rientra
nella "normalità", figuriamoci quando si è
sottoposti all'influsso di una droga. L'eccessiva gratificazione
mentale induce inevitabilmente in grandi tentazioni e pochi sono quelli in
grado di capire il limite che intercorre tra la realtà (più conveniente per se
stessi) e quanto invece è imposto
dalla presunzione per egoistico interesse personale.
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Occorre
prendere
atto che la
società è gestita di fatto da poteri che spesso sono composti da persone che non ragionano
liberamente perché psicologicamente drogati.
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Diviene quindi scontato
che, laddove
mancano i fondamenti di una vera cultura, il
sistema tenda a degenerare impedendo la libertà psicologica
dell'individuo e con essa l'evoluzione della
società civile.
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Chi
stabilisce le regole sociali dovrebbe essere sottoposto a severi controlli
etici e morali fondati sulla ragione e sulla razionalità, nella
consapevolezza che il potere costituisce di per sé un limite alla
vera cultura. Non imporre questa
osservanza significa dare a dei potenziali drogati la possibilità
di sottomettere la civilizzazione della stessa comunità. Negare
la libertà d'informazione è il primo
passo per nascondere
quelle verità che servono al potere per perpetuare
i suoi enormi limiti.
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Ecco
perché esiste tanta ignoranza, egoismo ed ingiustizia
sul nostro pianeta. Ecco spiegato perché l'ipocrisia e la falsità
sono parte integrante del sistema sociale.
Sino a quando saranno dei "drogati mentali" ad
amministrare le sorti del pianeta, l'umanità non ha alcuna speranza
di elevarsi al di sopra del suo attuale stato
di egoismo sociale.
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Libertà
significa soprattutto:
non
farsi gestire da drogati mentali.
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La
falsità nella cultura si esprime nel non parlare di argomenti
che riguardano tutti.
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