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. Ripartizioni in classi . Sul nostro pianeta, la ripartizione delle gratificazioni e delle sofferenze in ogni individuo sembra essere davvero parziale. Pensare all’attuale contesto come ad un ecosistema capace di distribuire gioie e dolori secondo un principio di equità è impensabile, constatato che alcuni hanno tutto dalla vita e altri poco o nulla. Un sistema che viene comunque ritenuto giusto, o quantomeno l’unico possibile, visto che non esistono alternative logiche a spiegarne l’iniqua natura. Un sistema espressione di puro egocentrismo capace di distorcere persino la realtà più evidente pur di non rinunciare a pensare in funzione del proprio esclusivo tornaconto. . Nel concetto universale proposto invece, ogni singolo alito vitale appartiene all’intero sistema ed è quindi costretto dalle leggi universali a vivere in fasi successive ogni esistenza dell’insieme. . La distribuzione delle gioie e dei dolori diviene in questo modo un fattore elargito con assoluta equità, frutto di un ordine di vera superiore giustizia sociale. . Esistono
molti modi per ottenere gratificazioni o afflizioni, ognuno nella vita è
destinato ad averne una certa quantità. Se sinteticamente dividessimo il genere umano in tre
principali categorie, avremmo che: alcuni sono pienamente gratificati,
altri lo sono solo in parte, ed altri ancora non lo sono affatto. Questa
separazione rende possibile dimostrare che, all’interno di ogni singola
categoria, è indifferente essere un individuo anziché un altro, in
quanto, anche se ognuno vive una propria diversa vita, la ripercussione
sul sistema sensoriale è più o meno la stessa qualunque siano le cause
che provocano gli effetti nel singolo individuo. . Vivere una vita, anziché un’altra, è indifferente se entrambe appartengono alla stessa categoria di gratificazioni poiché, alla fine, ogni persona avrà avuto la stessa percentuale di gratificazioni ed afflizioni. Fosse possibile mettere al polso un misuratore sensoriale, nel senso fosse possibile misurare le emozioni provate nel corso della vita, scopriremmo che gli individui appartenenti alle singole categorie avranno ottenuto come risultato finale gli stessi valori. Questo significa che, all’interno di ogni categoria di persone, è indifferente essere Tizio, Caio, oppure Sempronio. . . . E’ il principio universale della casualità a far vivere differenti forme di vita, ed è sempre la casualità a far appartenere ogni entità alle altre differenti categorie di gratificazione. ogni essere umano ricoprirà tutti i ruoli esistenziali presenti sulla terra, in un arco di tempo limitato a poche generazioni. . In altre parole possiamo affermare, senza ombra di dubbio,
che la materia di cui siamo costituiti ricoprirà ogni similare singola
esistenza del nostro pianeta entro un lasso di tempo relativamente breve.
E’ importante avere ben chiaro questo concetto poiché è la base del
principio di universalità esistenziale a cui si giunge applicando
l’evoluzione al pensiero razionale. . la materia costituente i ricchi ed i potenti verrà sicuramente impiegata a ricoprire anche gli altri ruoli dell’intera società in cui attualmente essi vivono. _________________________________________________________________________________ |
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